Quando pensi a un creator, probabilmente ti vengono subito in mente influencer, streamer e youtuber che, tra un selfie e una story, trasformano passioni in opportunità economiche. Ma quello che forse non sai è che oggi questo fenomeno non riguarda solo pochi fortunati. Nel 2025, la Creator Economy è diventata uno degli ecosistemi digitali più dinamici e redditizi, un universo fatto di contenuti, tecnologie e soprattutto persone capaci di monetizzare la propria creatività in modi sempre più originali. Scopriamo insieme perché questa economia, fino a pochi anni fa quasi sconosciuta, oggi non solo conta milioni di professionisti, ma continua a crescere a ritmi impressionanti.
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La Creator Economy (o economia dei creator) è quell’ecosistema digitale e sociale composto da tutti quei professionisti che guadagnano attraverso la creazione di contenuti digitali. Include influencer, youtuber, podcaster, tiktoker, twitcher, streamer e ogni tipo di content creator che monetizza grazie a piattaforme digitali come Facebook, Instagram, TikTok, Twitch, YouTube e LinkedIn.
Non parliamo solo di piattaforme, ma anche di strumenti specifici (Patreon, Ko-fi, Teachable) e di agenzie specializzate (agenzie di influencer marketing, talent agency) che supportano i creator nella loro attività quotidiana, rendendo possibile trasformare passioni personali in vere e proprie carriere professionali.
Perché è così importante? Semplice: il suo impatto economico e sociale è enorme. Nel 2023, il valore globale della Creator Economy era stimato in circa 250 miliardi di dollari, con previsioni di Goldman Sachs che ne prevedono il raddoppio a circa 500 miliardi entro il 2027. Oggi, nel 2025, sono oltre 300 milioni i creator attivi in tutto il mondo, una cifra che cresce ogni giorno e testimonia l’enorme potenziale economico e sociale di questo mercato emergente.
Quanto vale la Creator Economy oggi?
Se ancora non hai compreso la portata di questo fenomeno, lascia che ti illustri alcuni dati recentissimi che mostrano la crescita esplosiva della Creator Economy nel 2025:
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Mercato USA: Nel solo settore Influencer Marketing, la spesa prevista negli Stati Uniti supererà i 7 miliardi di dollari nel 2025, un significativo aumento rispetto ai 5,89 miliardi di dollari stimati nel 2024. Le aziende investono sempre più risorse nelle collaborazioni con influencer e creator, riconoscendone il valore strategico per il loro marketing digitale.
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Italia: Anche nel nostro Paese, la Creator Economy ha assunto un ruolo centrale, con l’Influencer Marketing che supera ormai il valore complessivo di 500 milioni di euro annui. Brand e aziende italiane continuano a incrementare investimenti, considerando le collaborazioni con creator un punto fermo nelle proprie strategie.
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Segmento AR/VR: Un altro importante trend è rappresentato dalla crescita della realtà aumentata e virtuale (AR/VR). Questo settore, sempre più utilizzato dai creator per esperienze immersive, si prevede crescerà del 28,9% annuo, raggiungendo un impressionante valore di 1.154,8 miliardi di dollari entro il 2034.

Classificazione dei Creator nel 2025 (Audience)
Chi sono esattamente i creator che popolano questa economia emergente? Secondo le più recenti analisi di Linktree e altre piattaforme specializzate, oggi la maggioranza dei creator rientra in queste categorie di pubblico:
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Recreational: creator per hobby, con meno di 1.000 follower. Sono circa 23 milioni e rappresentano spesso il punto di partenza per molti aspiranti creator.
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Semi-Pro: creator emergenti con audience fino a 10.000 follower. Con 139 milioni di persone, costituiscono la fetta più ampia della Creator Economy globale, dove iniziano a monetizzare in maniera consistente.
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Pro: creator che vantano fino a 100.000 follower, circa 41 milioni a livello globale. Sono professionisti veri e propri che gestiscono collaborazioni regolari con brand e sviluppano strategie di monetizzazione avanzate.
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Expert: creator di grande successo con audience fino a 1 milione di follower. Attualmente, nel 2025, sono circa 2 milioni di persone in tutto il mondo.
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Expert+: vere e proprie celebrity digitali con oltre un milione di follower. Anche loro sono circa 2 milioni, inclusi influencer e celebrity riconosciute a livello internazionale.

La Creator Economy non è più semplicemente un fenomeno di nicchia o una moda passeggera. È un sistema economico consolidato e in espansione, che ha cambiato per sempre il panorama dei media, della comunicazione e dell’economia digitale.
Ora che hai una panoramica completa e aggiornata di cosa rappresenta oggi la Creator Economy, continua a seguirci per scoprire quali sono le principali modalità di guadagno, le sfide che i creator devono affrontare e i consigli pratici per emergere con successo in questo settore.
Come guadagnano oggi i Creator: fonti principali di monetizzazione
Se ti stai chiedendo come fanno i creator a guadagnare soldi concretamente, la risposta è molto variegata. Oggi, le opportunità di monetizzazione vanno ben oltre semplici sponsorizzazioni, e i creator possono sfruttare molteplici canali e strategie. Scopriamo insieme, con dati aggiornati al 2025, quali sono le principali fonti di reddito per chi crea contenuti digitali.

Ecco nel dettaglio le fonti di guadagno più comuni oggi:
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Influencer Marketing e Brand Deals (68,4% del reddito)
Questa rappresenta di gran lunga la principale fonte di reddito per la maggior parte dei creator. Coinvolge collaborazioni dirette con brand e aziende che investono su creator influenti per promuovere prodotti e servizi, aumentare la brand awareness e raggiungere target specifici.
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Affiliate Marketing (8%)
Molti creator guadagnano attraverso programmi di affiliazione, cioè ricevendo una commissione ogni volta che il loro pubblico acquista prodotti o servizi utilizzando link dedicati (esclusi programmi come Amazon Associates, che sono conteggiati separatamente). È una strategia di monetizzazione molto diffusa soprattutto tra blogger e influencer di nicchia.
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Ads Revenue (8%)
Questa fonte di guadagno si basa sui ricavi provenienti dagli annunci pubblicitari inseriti nei video di YouTube o dai contenuti monetizzati su piattaforme come TikTok e Twitch. Sebbene sia meno redditizia rispetto alle collaborazioni dirette, rimane comunque importante, specialmente per creator con grandi volumi di traffico.
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Merchandising e prodotti fisici (11,1%)
Vendere prodotti a proprio marchio o merch esclusivo è un metodo sempre più popolare per generare entrate dirette e fidelizzare la community. T-shirt, libri, oggetti personalizzati e molto altro diventano mezzi per rafforzare il legame con i propri fan e monetizzare il proprio personal brand.
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E-courses e risorse digitali a pagamento
Sempre più creator monetizzano attraverso corsi online (e-courses), webinar e risorse digitali scaricabili. Piattaforme come Udemy, Skillshare e Teachable permettono ai creator di condividere competenze specifiche, generando redditi consistenti soprattutto nei settori formazione, coaching e sviluppo personale.
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Premium Newsletters e abbonamenti diretti
Alcuni creator scelgono di offrire contenuti premium esclusivi a pagamento attraverso piattaforme di abbonamento come Patreon, Substack o Ko-fi. Questo modello permette di generare entrate ricorrenti mensili e di stabilire relazioni più strette e fidelizzate con il proprio pubblico.
Creator Economy full-time o part-time?

La Creator Economy offre opportunità sia per chi vuole farne una professione full-time, sia per chi preferisce dedicarsi alla creazione di contenuti in modo più flessibile e part-time. Ecco come si distribuiscono i creator oggi:
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55,1% dei creator si considera part-time:
Molte persone iniziano a creare contenuti per passione o come attività secondaria. La flessibilità della Creator Economy permette infatti di iniziare senza grandi investimenti iniziali e di crescere in base ai risultati ottenuti.
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44,9% dei creator sono full-time:
Un numero crescente di persone riesce a fare della creazione di contenuti la propria principale occupazione. Secondo Influencer Marketing Hub, il percorso tipico vede i creator partire in modalità part-time, investendo tempo ed energie nella crescita della propria community fino a rendere questa attività sufficientemente redditizia da diventare un lavoro full-time, solitamente dopo circa 4 anni di costante impegno.
Passare da creator part-time a full-time è un obiettivo realistico ma che richiede strategia, costanza e capacità di adattamento ai continui cambiamenti digitali.
Nel prossimo paragrafo analizzeremo le sfide principali e le tendenze emergenti nella Creator Economy per aiutarti a orientarti al meglio in questo dinamico panorama.
Sfide attuali della Creator Economy (2025)
La Creator Economy è ricca di opportunità, ma nasconde anche molte sfide ancora irrisolte:
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Redditività ancora bassa per la maggioranza: il 72% dei creator guadagna meno di 500 dollari l’anno. Questo evidenzia una forte disparità economica all’interno dell’ecosistema.
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Solo il 2% supera i 50.000 dollari annui: un piccolo segmento che riesce realmente a trasformare la passione in un’attività altamente profittevole.
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Misurazione dei risultati complicata: il 20% dei marketer USA segnala ancora grosse difficoltà nel valutare l’efficacia delle collaborazioni con influencer e creator.
Queste sfide ci ricordano che, nonostante la crescita, c’è ancora molto lavoro da fare per rendere sostenibile l’intera Creator Economy.
Tendenze emergenti e opportunità da non perdere (2025-2030)
Per i prossimi anni, tieni d’occhio queste tendenze strategiche:
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Crescita dei creator di nicchia: Le community verticali diventano sempre più redditizie, offrendo maggiori opportunità rispetto ai mercati mainstream.
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Adozione di Intelligenza Artificiale e influencer virtuali: I tool AI permettono contenuti ottimizzati, personalizzati e altamente efficaci, aprendo nuove possibilità per creator visionari.
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Collaborazioni a lungo termine: Le brand ambassadorship stanno rapidamente sostituendo le collaborazioni occasionali, garantendo più stabilità economica ai creator.
Espansione di AR e VR: Realtà aumentata e virtuale diventeranno presto una delle principali fonti di monetizzazione, con proiezioni di mercato fino a 1.154,8 miliardi USD entro il 2034.
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Prova subito il Buzzoole Check-Up!3 Consigli concreti per emergere nella Creator Economy (2025)
Ecco tre suggerimenti pratici per distinguerti e aumentare le tue chance di successo:
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Qualità prima di quantità: Punta a costruire un pubblico piccolo ma altamente coinvolto e disposto ad investire sui tuoi contenuti esclusivi.
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Scegli nicchie specifiche: Concentrati su community altamente profilate per monetizzare al meglio la tua influenza (il 37% dei creator di nicchia lavora con brand vs il 26% mainstream).
- Sperimenta nuovi canali e formati emergenti: Esplora formati innovativi come podcast e livestreaming, puntando su piattaforme emergenti come Twitch e Reddit per intercettare nuove audience.
La parola ai Creator
Le storie di chi ha già avuto successo sono sempre fonte di grande ispirazione. Ecco brevemente le esperienze di due creator italiani che stanno facendo la differenza:
Martina Chiella – da beauty creator a imprenditrice
Martina, con una community Instagram di oltre 406.000 follower, ha saputo trasformare la sua passione per il beauty in un brand di successo, Helysh, rispondendo direttamente alle esigenze della sua community.
«Ho deciso di fondare Helysh perché non trovavo il prodotto perfetto per le mie esigenze. Così mi sono detta: perché non lo faccio io?» – Martina Chiella
Mickel Buratin – l’importanza della creatività e autenticità
Mickel, con oltre 708.000 follower su TikTok, ha costruito una community basata sulla fotografia creativa e videomaking, diventando un punto di riferimento per chi vuole creare contenuti originali e coinvolgenti.
«Realizza contenuti che ti divertano e ti rappresentino davvero. Resta sempre creativo, al passo coi tempi e trova sempre il tempo per la tua passione.» – Mickel Buratin
Vuoi scoprire nel dettaglio come Martina e Mickel hanno fatto?
📖 Leggi qui le interviste complete nella rubrica “Ask the Creator”.
Conclusione: il futuro della Creator Economy
Guardando avanti, la Creator Economy continuerà a crescere e diversificarsi. Il futuro dipenderà dalla capacità di offrire maggiori opportunità e sostenibilità alla “classe media dei creator”, che oggi rappresenta la spina dorsale dell’intero ecosistema digitale.
La sfida per brand, agenzie e piattaforme digitali sarà proprio quella di rendere più equilibrato il panorama, supportando creator talentuosi anche con audience più contenute, permettendo loro di monetizzare in maniera equa e sostenibile.